COMUNICATO STAMPA
Al via “The Green Port”: un’occasione di formazione e lavoro nel settore ambientale del porto di Genova per persone svantaggiate. Il progetto, finanziato dal bando regionale “Abilità al Plurale 3” vede coinvolte 7 realtà del territorio: 4 aziende, 2 enti di formazione e una cooperativa sociale
Genova, 8 aprile 2025
Prende ufficialmente il via “The Green Port”, il progetto che punta a offrire a persone a rischio di marginalizzazione sociale nuove opportunità di formazione e inserimento lavorativo nel settore ambientale e della gestione dei rifiuti all’interno del porto di Genova. Il progetto nasce dalla volontà di creare percorsi professionali concreti per chi si trova in situazioni di difficoltà, favorendo l’occupazione e la sostenibilità ambientale attraverso la collaborazione tra enti pubblici, aziende e associazioni di settore.
Il progetto, finanziato dal bando regionale “Abilità al Plurale 3”, con risorse del Fondo Sociale Europeo 2021-2027, mira ad agevolare la creazione di nuova occupazione per persone in situazione di svantaggio, prevenendo fenomeni di devianza e favorendo la riduzione del mismatch tra domanda ed offerta di lavoro.
“ siamo molto felici che il progetto sia stato finanziato e di avere l’opportunità di proseguire la forte collaborazione con le aziende del porto e con gli enti di formazione . Pensiamo che questa forte sinergia tra enti profit ed enti no profit permetta di creare percorsi di inclusione lavorativa virtuosi che consentiranno ai beneficiari di acquisire competenze che li renderanno più competitivi sul mercato de lavoro e alle aziende di assumere personale qualificato”
Elisabetta Morbiolo
Nel dettaglio, l’iniziativa si rivolge a persone con disabilità, donne vittime di violenza, detenuti ed ex detenuti, migranti, richiedenti asilo e appartenenti a minoranze etniche, soggetti con dipendenze, senza fissa dimora o inquadrabili nei fenomeni di nuova povertà. Attraverso percorsi formativi mirati, i partecipanti potranno acquisire competenze specifiche nel settore ambientale e della gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di favorire la loro occupabilità.
Capofila del progetto è la cooperativa sociale La Comunità, che guida una compagine composta da: GEA.AM – gruppo AMIU, Giuseppe Santoro S.r.l., CAT Servizi S.r.l., AOC S.r.l., Afet Aquilone APS ed E.S.S.E.G. – Ente scuola e sicurezza in edilizia della città metropolitana di Genova.
“Il progetto, in questa sua nuova edizione, coinvolge direttamente 4 aziende della partnership (Giuseppe Santoro, AOC, CAT Servizi e GEA.AM), rafforzando così il legame tra formazione e mercato del lavoro – sottolinea Elisabetta Morbiolo -. Un aspetto chiave dell’iniziativa è la forte connessione con il tessuto imprenditoriale: in fase progettuale, infatti, 15 aziende hanno già espresso la loro disponibilità ad assumere i partecipanti al termine del percorso formativo, offrendo loro un’opportunità concreta di ingresso nel mondo del lavoro”.
Il progetto prevede l’attivazione di work experiences della durata di 6 mesi presso aziende ed enti del territorio, a seguito di uno dei seguenti percorsi formativi: corso operatore bonifiche ambientali (250 ore), corso operatore macchine operatrici (300 ore) o corso per operatore polivalente pulizie ed ambiente (220 ore).
“The Green Port” può contare sull’importante esperienza pregressa di “The Waste Land”, il progetto finanziato dal bando regionale”Abilità al Plurale 2″. Questo progetto specifico, dedicato sempre al settore dell’ambiente e della gestione dei rifiuti in porto, ha visto la partecipazione di 35 persone, impegnate in tre percorsi formativi differenti. I risultati sono stati significativi: ben 18 di loro hanno trovato occupazione grazie all’iniziativa, e ancora oggi stanno lavorando.
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